Home Inchiostro - Recensioni di libri indipendenti e non. Southern Bastards – Jason Aaron e Jason Latour

Southern Bastards – Jason Aaron e Jason Latour

by senzaudio

Benvenuti al Sud! Nel sud degli Stati Uniti. Luogo quasi mistico, un microcosmo all’interno del gigantesco continente americano dove gli eroi guidano fuoristrada infangati, girano armati di bastoni simili a clave e mangiano chili e chili di pollo fritto. Dove ci sono regole non scritte che sono al di sopra di qualsiasi legge. Dove puoi camminare con una pistola infilata nei pantaloni e se non sei del posto diventi automaticamente un nemico. Il protagonista di Southern Bastards (Panini Comics) è un uomo di mezza età che ritorna nei luoghi dove è cresciuto, gli stessi da cui era fuggito preferendo andare a combattere nel lontano Vietman piuttosto che rimanere a lottare nella sua città. E tornando l’ombra del padre da cui voleva scappare lo avvolge sempre di più fino a entrargli dentro la pelle e, soprattutto, dentro l’anima. La vecchia casa di famiglia diventa un luogo sacro che al principio sembra essere sconsacrato ma diventerà il fulcro della rinascita morale del protagonista. Nel giardino c’è sepolto il padre, sotto quella stessa terra che ha difeso con devozione e sacrificio armato solo di un bastone e di tanto coraggio. Un coraggio che non ha nulla di nobile, era dettato dalle regole del gioco, d’altronde lui era lo sceriffo. Dietro la tomba del padre è cresciuto un albero enorme, duro come la pietra, che diventerà un segnale divino della missione che il protagonista, nonostante sia riluttante, dovrà affrontare. Il sogno americano è andato a farsi fottere anche perché il Sud ha le sue regole e valgono solamente lì. Il paesino dove si svolgerà la storia diventa un teatro lurido e sporco dove gli attori recitano la loro parte così bene da diventare i personaggi che interpretano. Nessuna mezza misura e nessuna pietà. La storia è infarcita di luoghi comuni così tanto definiti da definire i contorni della realtà. Violenza chiama violenza. La giustizia e la vendetta sono parenti, la prima fa crescere l’uomo la seconda lo soddisfa nell’immediato. A volte il limite che le differenzia è una linea molto sottile. Il protagonista cercherà di fare l’equilibrista tra queste due realtà tenendosi in equilibrio, aiutato da un bastone di legno pronto a sfondare qualche cranio.

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