Era il 1981 e la Francia aboliva la pena di morte, la Madonna e Super Mario facevano la loro prima apparizione, l’una a Medjugorje e l’altro nel gioco Donkey Kong col nome di Jumpman.
Intanto in Italia un referendum respingeva l’abrogazione della legge 194 e Franco Battiato ce l’aveva a morte con i pensieri associativi, colpevoli d’obbligarlo a vedere nelle luci dei lampioni le meccaniche celesti.
Molte cose sono cambiate dal 1981 e molte altre – donandoci una costellazione di monotonie consolatrici – sono rimaste le stesse: la Madonna continua a farsi vedere, Super Mario salva ogni giorno decine di principesse, i pensieri associativi nutrono l’arte in tutte le sue espressioni.
I sorprendenti fotomontaggi del fotografo Stephen McMennamy, per esempio, parlano di associazioni visive: oggetti completamente diversi tra loro si fondono per creare una perfetta armonie di forme che non manca, in alcuni casi, di una critica sottile al mondo a cui essi appartengono.
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Oggi Angela Alexandra D’Orso ci racconta una foto, anzi, un modo di dire le cose. https://t.co/SzVgaXPYaR
combophoto – Stephen McMennamy https://t.co/pP6i45s9Bh
combophoto – Stephen McMennamy – Senzaudio https://t.co/SbTw8yU5Il
RT @Senzaudio: Oggi Angela Alexandra D’Orso ci racconta una foto, anzi, un modo di dire le cose. https://t.co/SzVgaXPYaR
Di @Madonna,#SuperMario,#Battitato e ass.visive https://t.co/MF0TutH00a #StephenMcMennamy @AngelaeAngela @Senzaudio #rubricafotografica
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