Tristan Garcia – Faber

by Gianluigi Bodi
Tristan Garcia, Faber, NNeditore,

Un groviglio di corpi che sembra sospeso tra luce e fiamme, tra salvezza e condanna. Questo è quello che vedo quando osservo la copertina di “Faber” di Tristan Garcia. Osservare le copertine è qualcosa che faccio spesso, in particolar modo con NNeditore, ma non solo. Osservare la copertina prima di iniziare una lettura mi può dare degli input per affrontare un testo, osservarla mi può anche dire quali significati nascosti si celano dietro ad un romanzo.

Le mie traiettorie di lettura sono imprevedibili. Difficilmente riesco a definire un percorso che abbia un certo rigore logico. Salto da romani a racconti, da saggi a poesie (poche purtroppo). Salto da autori stranieri ad autori italiani da scrittrici a scrittori. Capita quindi che ci impieghi un po’ di tempo a mettere le mie mani su uno dei libri più interessanti che abbia letto nel 2016. E’ un’affermazione forte anche se arriva da me e quindi va presa con tutti i benefici del caso. La storia di Faber, Basile e Madeleine è una storia in cui salvezza e condanna si intrecciano pericolosamente. Proprio come nella copertina di cui parlavo prima. Il libro inizia da una fine. Madeleine va a recuperare Faber da un rifugio autoimposto in montagna. In un posto sperduto Faber è lì a macerare. Non assomiglia più al Faber che conosceva, ma ha in sé, forse visibile dagli occhi, la stessa luce distruttiva di quando era ragazzo. Da qui, poi, partiamo a ritroso. I ricordi di Faber, Basile e Madeleine si intrecciano per raccontarci come sono stati gli anni della giovinezze e soprattutto, chi è Faber.

Faber era anticonformista, era uno di quei ragazzi dotati che arrivano prima alle cose e poi, per una sorta di depressione, le scartano perché non significano nulla. Era precoce e geniale, sia nello studio che nella vendetta. Arrivava prima di altri alla nuova musica, alla nuova letteratura, alle nuove correnti politiche. Poi passava oltre. Cercava qualcosa di nuovo, qualcosa in più. Che cosa diavolo cercava Faber? Cosa teneva questi tre “sfigati” assieme? Perché, Madeleine e Basile dopo mille deviazioni sono diventati esattamente ciò di cui avevano paura? Forse perché per quanto una persona tenti di distruggere tutto attorno a sé non c’è scampo al destino? Forse perché siamo attirati dalla sconfitta?

Tristan Garcia ha scritto un romanzo meraviglioso. Faber è un personaggio dalle mille sfaccettature, descritto con una scrittura matura e mai noiosa. A volte mi capita di leggere alcuni libri che come sottinteso hanno il messaggio: vieni, non puoi fare a meno di leggere la storia di questo personaggio. Ed invece, il più delle volte, avrei potuto farne a meno. Con “Faber” non funziona così. Non potevo fare a meno di continuare a leggere, volevo vedere con i miei occhi quanto a fondo si può scavare  un pozzo, volevo capire che strada avevano preso i  nostri “eroi” per arrivare al presente.

Ce ne sarebbe da dire ancora molto su questo libro. A partire dalla perfetta collocazione temporale, dalla costruzione di una società ormai estinta. Si potrebbe parlare del significato di amicizia e di rapporti umani come unico mezzo per superare la tempesta quotidiana o accennare al fatto che, in fin dei conti, siamo soli con le nostre tristezze. “Faber” è un libro che va letto e fatto proprio. E’ un libro che allieta questa fine 2016 e per questo motivo ringrazio NNEditore per la bella sorpresa.

Molto buona la traduzione di Sarah De Sanctis. “Faber” è un libro in cui è facile perdersi in fase di lettura, posso immaginare la fatica immane a tenere il timone in fase di traduzione.

Tristan Garcia è nato a Tolosa nel 1981. Ha studiato Filosofia alla École Normale Supérieure di Parigi. È autore di diversi romanzi, tra cui La parte migliore degli uomini pubblicato in Italia nel 2011 da Guanda, Le Saut de Malmö et autres nouvelles, Les Cordelettes de Browser, Mémoires de la jungle, Faber e 7, vincitore del Prix du Livre Inter 2016, pubblicati in Francia da Gallimard.

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NNEDITORE | Rassegna Stampa on line di Tristan Garcia 2 Novembre 2016 - 12:10

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