Home Inchiostro - Recensioni di libri indipendenti e non. Pugni, storie di boxe – Boris Battaglia e Paolo Castaldi

Pugni, storie di boxe – Boris Battaglia e Paolo Castaldi

by senzaudio

Flessioni, corsa, salto della corda, addominali, ore e ore di allenamento. Quello vero, quello che fa vomitare dalla fatica. Sudore, tanto. Sangue e lividi. Per poi finire sopra un ring illuminato dall’abbagliante riflesso di dei flash di centinaia di macchine fotografiche pronte a scattare la foto perfetta, l’attimo esatto in cui tutto sta per finire ma non è ancora successo. Pugni, tanti pugni, di quelli che fanno male, di quelli che spaccano cartilagini e ossa, che lesionano muscoli e che tolgono il fiato e alcuni che sanno spegnere ogni cosa tranne una voce lontana che conta fino a dieci e decreta la sconfitta.
La boxe, o se preferito il pugilato, quello vero, è uno sport duro, difficile, lontano anni luce dall’immaginario collettivo dei film patinati. Il libro “Pugni, storie di boxe” (BeccoGiallo) scritto da Boris Battaglia e illustrato da Paolo Castaldi racconta con sentita attenzione 15 incontri di pugilato che spaziano nell’arco temporale che parte dal 1810 e arriva fino al 2002. Narrato come un romanzo, descrittivo come un saggio e illustrato come un fumetto. Incontri unici che hanno segnato epoche, che sono stati la rappresentazione scenica di una fetta di storia, che hanno saputo emozionare, che si sono fatti carico di problemi sociali e umani. Storie di guerra, storie di pugni, due uomini che cercano di sopravvivere per cercare di vincere. La boxe è piena di personaggi che vanno oltre lo sportivo, pugili leggendari come Joe Louis, Carlos Monzòn, come Tom Molimeaux e Tom Cribb, Muhammad Ali e George Foreman e per ultimo, solo cronologicamente, Mike Tyson. Uomini che hanno creato e distrutto. Boris Battaglia racconta, con estrema sensibilità e conoscenza della materia, piccoli e grandi aneddoti che costruiscono e costituiscono gli incontri, che rendono “semplici” pugni in qualcosa di più grande, in qualcosa di unico. Paolo Castaldi riesce a completare i racconti con disegni che risaltano la parte più visionaria e cambiando stile e colore ad ogni tavola rende unico e prezioso ogni singolo racconto.
D’altronde come scrive Tito Faraci nell’introduzione “Il pugilato è la vita. La vita che è fatta sempre di pugni.”

Commenti a questo post

Articoli simili

11 comments

Leave a Comment