Home Inchiostro Fresco - Recensioni di libri letti da Gianluigi Bodi Giuseppe Schillaci – L’età definitiva

Giuseppe Schillaci – L’età definitiva

by Gianluigi Bodi
Giuseppe Schillaci
Poi torni a casa e niente è come lo avevi impresso nella memoria. Sei partito, sei crescituo, sei diventato grande, se vogliamo maturo, hai conosciuto persone, subito perdite, ha preso una strada che sembrava quella giusta ed invece chi lo sa…

…poi torni, e scopri che quello che credevi di ricordare come vero, quella che ti sembrava la realtà sopra ogni ragionevole dubbio invece era solo una foto, una cartolina in bianco e nero per i turisti. Palermo ha preso un’altra strada, i tuoi amici hanno preso un’altra strada.

Nico torna a casa, a Palermo, dalla madre Doris e l’amica di questa, Miranda. Inizia a camminare per le strade della sua città e si accorge che tra i ricordi spuntano visioni nuove. E’ l’Area, un nuovo centro commerciale della stessa sostanza delle luci al neon.

Hai degli amici, amici nei quali cerchi di recuperare i tratti somatici, i vezzi caratteriali di quando stavate a scuola assieme. Poi c’è Simona/Madonna, quella che in cuor tuo hai sempre amato, ma che forse non hai mai conosciuto, capito.

E in tutto questo rispunta prepotentemente Leo, tuo fratello gemello, vi chiamavano “I tedeschi” a causa delle origini di vostra madre. Ma Leo non era come te, era cornadura, Leo era diventato il Conte, il Conte Mascetti, quello della supercazzola. E Leo poi è morto. Perché?

Ne “L’età definitva” di Giuseppe Schillaci c’è la risposta a questo perché, c’è la nebbia che diradandosi ci mette di fronte a quello che è reale e ci strappa dalle fantasticherie della memoria. C’è una scrittura semplice (nel senso di non artificiosamente costruita) dal ritmo costante, martellante, che ti porta a leggere pagina dopo pagina e ti stacca per un po’ dal tempo presente.
Ci sono domande, nel libro di Schillaci. Siamo quello che siamo a causa di quello che siamo stati? Possiamo cambiare il nostro destino? Quando di quello in cui crediamo è effettivamente vero? Possiamo conoscere le persone fino in fondo? Possiamo fidarci veramente di qualcuno?Giuseppe Schillaci ci restituisce una Palermo contemporanea venata di personaggi che arrivano dal passato, come ce li immagineremmo in un film degli anni ottanta. Un libro che nasce sulle riflessioni di Leo e continua con le nostre riflessioni, il nostro rapporto con il passato, con il ricordo.
Se vi state per appartare sotto un ombrellone, quella de “L’età definitiva” di Giuseppe Schillaci potrebbe essere una buona scelta.
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E’ il secondo libro che leggo edito da LiberAria. Ho un rapporto particolare con questa casa editrice perché il primo libro di questa coppia l’ho pure immeritatamente presentato. Perché l’ho detto? Così, per dire che al loro lavoro ci tengo.
Giuseppe Schillaci vive tra Palermo e Parigi, dove lavora come regista e autore cinematografico. Attualmente è rappresentato dall’agenzia letteraria “Loredana Rotundo”. Nel 2010 è uscito il suo primo romanzo, L’anno delle ceneri (Nutrimenti), candidato al Premio Strega 2010, finalista al Premio John Fante 2011 e per il quale è stato segnalato da «Il Sole 24 Ore» tra i migliori scrittori italiani under 40. Dal 2011 pubblica racconti su Nazione Indiana, Italia Magazine, Sud, Atti Impuri. Dal 2014 è redattore del litblog Nazione Indiana. Regista e produttore di film documentari tra cui: The Cambodian Room (Premio Speciale della Giuria al Torino Film Festival 2009); Cosmic Energy (Toronto Hot Docs 2011) e Apolitics Now! (Miglior Documentario Italian Cinema London 2014). Il suo sito è www.giuschillaci.com. L’età definitiva (LiberAria, maggio 2015) è il suo secondo romanzo.
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