Home Inchiostro Fresco - Recensioni di libri letti da Gianluigi Bodi Gian Luca Favetto – Premessa per un addio

Gian Luca Favetto – Premessa per un addio

by Gianluigi Bodi
Gian Luca Favetto

Il punto è, secondo me, che fino al momento in cui non incontra Cora Paul, il buon Tommaso Techel non è in nessun luogo e non ha nessun posto da chiamare casa. Il che è buffo, per uno che fa il cartografo, non vi pare?
Premessa per un addio“, è un breve romanzo che ha la capacità di creare, in poche pagine, un numero notevole di personaggi tutti credibili. Tutti indispensabili nell’economia del racconto. Quindi, il primo aspetto fondamentale è quella capacità, di cui spesso si dimentica chi scrive, di riuscire a dare vita a dei personaggi anche secondari abbozzando qua e là alcune brevi frasi.
Questo elemento, mescolato poi alla scrittura di Gian Luca Favetto contribuisce al successo di questo libro.
C’è da dire che io, con Favetto, ho avuto modo di parlarci in due o tre occasioni e l’impressione che ho, ogni volta, è quella di trovarmi di fronte una persona vulcanica dalla cultura smisurata. Questa sensazione si trasmette anche in “Premesse per un addio”, perché si ha la netta sensazione che giò che c’è dentro a questo libro sia solo una piccola parte, la punta dell’iceberg. I rimandi ad altre opere, alla musica, alla geografia e ad altre decine di campi rendono questo libro parte del mondo che ci circonda. “Premessa per un addio” è un’opera che si scioglie fino a confondersi con le nostre abitudini quotidiane. Perché parla di mancanza di equilibro, di mancanza di un punto fermo e di un’identità. Parla di ricerca di qualcuno verso cui andare. Parla, in fin dei conti, di noi e delle nostre mancanze. Di quelle piccole increspature, separazioni, assenze che ci erodono dall’interno e rischiano di lasciarci come sacchi vuoti.
Tommaso Techel ha un matrimonio fallito alle spalle e una figlia con la quale non riesce a comunicare (più per mancanza propria). Decide di partire per New York, la città per eccellenza in cui perdersi è anche un modo per trovarsi. Qui conosce una serie di persone che, in qualche modo, accompagneranno il suo avenzamento verso una meta che si fa sempre più chiara. Troverà anche un libro, ma questa è un’altra storia.

La collana Vice/Versa è curata proprio da Gian Luca Favetto e io credo che questo libro la rappresenti in maniera perfetta. Leggendolo ho avuto l’impressione che questo libro prenda qualcosa da ognuno dei precedenti, quasi a voler essere una sorta di continuazion/riassunto di quanto fatto fino ad ora.
Il tutto, ovviamente, ospitato da NNedizioni per cui francamente non credo di poter utilizzare parole che non abbia già detto in precedenza.

Gian Luca Favetto, scrittore, poeta e giornalista, vive a Torino e collabora con “la Repubblica” e Radio Rai. Tra i suoi libri recenti: Se dico radici dico storie (Laterza), Mappamondi e corsari (Interlinea), La vita non fa rumore (Mondadori) e Il giorno perduto (66thand2nd, con Anthony Cartwright).

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