Home Inchiostro Fresco - Recensioni di libri letti da Gianluigi Bodi Anna, storia di un palindromo – Francesco d’Isa

Anna, storia di un palindromo – Francesco d’Isa

by Gianluigi Bodi

Non so da dove cominciare. Ho letto un libro di Francesco D’Isa che penso di aver capito e che in realtà so già che nasconde agli occhi molto più di quanto sia riuscito a scorgere. “Anna – Storia di un palindromo” è stato una sorpresa. Tipo quando vedi che sotto l’albero di Natale c’è un pacco imprevisto, lo apri e ci trovi dentro una cosa che non sapevi di volere ma che invece ti serve tantissimo.
In tutta onestà, credo di doverla allo scrittore, avevo iniziato a leggere “Anna” con un po’ di scetticismo. Non so a cosa fosse dovuto. Pensavo di essermi trovato per le mani qualcosa di “imperfetto”. Poi ho messo da parte i pregiudizi, che son sempre un male, e ho iniziato a leggere con attenzione. Dopo poche pagine D’Isa mi aveva già portato dentro la storia, mi aveva riempito la testa di domande. Chi è Anna in realtà? E che ruolo ha Ezio? Cosa è successo durante l’operazione?
Andiamo per gradi.
Anna si fa visitare, ha dolori alla testa. Le viene diagnosticato un’angioma, nulla di irreparabile. Si fa operare da Ezio. Tutto pare andar liscio, ma c’è un problema. Il problema è che ad un certo punto, in un modo peculiare, sogno e realtà si fondono. Ezio prenderà la cosa sul personale, in fin dei conti l’ha operata lui. Farà di tutto per capire quale problema affligge Anna, ma per farlo dovrà indagare nel suo passato. Perché Anna ha diverse chiavi di lettura, Anna è un palindromo.
C’è tantissima sostanza in questo libro. Francesco D’Isa non è un esordiente, ha già pubblicato altro, ma, e spero che l’autore mi perdoni, in fin dei conti il suo lavoro è altro. Quello di lavorare con la grafica. Certo, pur sempre un lavoro creativo, ma con linguaggi che mi sembrano differenti. Eppure D’Isa sforna un romanzo sorprendentemente granitico, dalla struttura geometrica e lucida. Qualcosa che non si può scalfire. Da veterano.
In “Anna” c’è molto, c’è filosofia, c’è psicologia (la figura dello psicologo è una di quelle che preferisco di più), c’è un’attenta analisi dei personaggi. Una capacità di scavare al loro interno e svelarne a poco a poco le piccole increspature. Quella di Anna ed Ezio è la storia di un avvicinamento graduale, di un’influenza reciproca e di un possibile allontanamento. Due rette che si guardano e non si incontrano mai (citazione dal libro).
“Anna” è un libro che consiglio, magari a quelli che amano le storia di lenta introspezione. Quelle storie che ti obbligano a conoscere i personaggi nella loro complessità. Se vi accontentate delle cose lineari allora vi direi di starne alla larga.

Prendo a prestito le note biografiche presenti nel sito della casa editrice che vi faranno capire quanto la carriera di D’Isa entri a pieno titolo nel suo modo di scrivere. Sono certo che lui non ha bisogno dei miei complimenti per sapere di aver scritto un ottimo libro. Comunque, per non sbagliare: complimenti.

francescodisaFrancesco D’Isa (Firenze, 1980), laureato in Filosofia, si avvicina come autodidatta all’arte visiva. Redattore e co-fondatore della rivista fiorentina d’arte e letteratura Mostro, attalmente le sue opere vengono pubblicate in libri e riviste in Italia, hanno vinto numerosi premi e sono state esposte in gallerie d’arte in Europa, USA, Giappone, Russia e Sud America. Nel 2007 ha dato vita al collettivo internazionale di artisti e porno star Pornsaints (www.pornsaints.org). Dal 2010 scrive per testate online tra cui il Post (Italy) e RT Books Review (USA). Ha pubblicato il romanzo illustrato I. (Nottetempo, 2011), racconti in Selezione Naturale (Effequ, 2013) e Toscani Maledetti (Piano B, 2013), il breve fumetto Liebe macht nicht frei, baby (Retina Comics, 2013)

Fondata nel 1995, effequ è una casa editrice indipendente con sede a Orbetello, sulla Costa d’Argento, nel cuore della Maremma toscana. Nel logo ha una garzetta, piccolo trampoliere tipico della laguna di orbetello, nell’atto di prendere il volo, ancora con le zampe nell’acqua. Così effequ vuol prendere il volo senza mai dimenticare l’acqua e le radici da dove è partita.

La copertina è molto azzeccata. Probabilmente perché l’immagine è dello stesso D’Isa. Non sempre lo scrittore riesce a dare al proprio libro una rappresentazione grafica degna. Ma non tutti gli scrittori sono grafici.
Il progetto grafico è rifinito da Simone Ferrini.

 

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